Wednesday 26 March 2014

Monsieur Lazhar

Premesse ai limiti dell'irreale per un film ambientato in una scuola media canadese: un'insegnante (třídní učitelka?) di una classe viene trovata suicida, impiccata con un foulard al soffitto dell'aula; alla preside alla disperata ricerca di un sostituto si presenta Bashir Lazhar, rifugiato algerino, che ottiene il posto. Non vi è nulla di particolarmente notevole nel linguaggio cinematografico adottato, né nel racconto in sé; e i temi che si incrociano - scuola contemporanea, suoi rapporti con la famiglia, elaborazione del lutto - sono affrontati in modo semplice, privo di qualsiasi retorica. Eppure forse è proprio questa semplicità e concisione (90 minuti, in controtendenza rispetto alla voga attuale) ad essere punto di forza di un film molto umano, mai eccessivo, non immeritatamente premiato ai festival europei e nominato all'Oscar come miglior film straniero.

***++

Monsieur Lazhar, di Philippe Falardeau, Microscope Productions, Les Films Seville Pictures, Canada 2011

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