Tuesday 3 June 2008

Contro Ratzinger

Libello anonimo, come si usava fare nel Seicento quando i rischi di inquisizione erano reali: l'autore, di medio-alta estrazione culturale, compone, un po' per gioco e un po' per davvero, una critica peraltro nemmeno eccessivamente fanatica del pensiero e dell'operato di papa Ratzinger, confrontandolo a tratti con il suo illustre predecessore e vivisezionandone le presunte e reali debolezze filosofiche.
La principale accusa mossa a Ratzinger è quella di essere un moderno critico della modernità, cioè di usare per la critica all'impianto scientista strumenti da esso stesso prodotti; la sua seconda debolezza sarebbe in estrema sintesi quella di agitare lo spauracchio di un futuro nefasto come principale argomentazione alle proprie tesi.

Il libretto è ben impostato, molte delle considerazioni sono fondate e ben sostenute; allo stesso tempo tuttavia presenta numerosi passaggi che rasentano la disonestà intellettuale, laddove l'autore tenta deliberatamente di forzare le parole per ridurle a sfere di significato a lui favorevoli (esemplare in questo senso la definizione di Ratzinger come di relativista, per il suo sostenere che l'essenza dell'uomo si manifesta in relazione con Dio).

In mancanza di un autore identificabile, l'editore (ISBN edizioni) si assume, la piena paternità delle idee espresse.