Friday 30 January 2009

Thomas Mann - Tonio Kröger

La lettura di questo libro è stata la quintessenza delle ragioni che mi hanno spinto alla stesura del diario culturale. Mi ero infatti completamente dimenticato di aver già letto il Tonio Kröger di seguito a Morte a Venezia ed al Tristano, qualche anno fa, così mi sono lanciato nella lettura del romanzo breve/racconto lungo per scoprire, pagina dopo pagina, che in realtà lo conoscevo già (in modo a dire la verità piuttosto vago): Tonio, giovane figlio dell'alta borghesia anseatica, crescendo diventa un artista, anelando però alla tranquilla, sobria e rispettabile vita dei suoi compatrioti dai capelli biondi, dagli occhi azzurri e dal cuore stolidamente sereno.

Il pregio maggiore di Mann, oltre alle sue doti di prosatore, è quello di aver compreso la natura del rapporto tra arte e sentimento. Persone sensibili scrivono versi in cui riversano i propri sentimenti, versi in cui credono, che tuttavia risultano penosi e goffi proprio a causa del loro sentimentalismo. L'artista vero invece è un professionista della poesia, uno che si distacca dal sentimento che egli stesso ha vissuto, per farne materiale da forgiare freddamente e razionalmente, alla ricerca dell'effetto che sia capace di suscitare i medesimi sentimenti. E mi accorgo quanto ciò sia vero riguardando ai versi di Leopardi, o alla scultura di Michelangelo, o alla musica di Beethoven (tanto per citare quelli unanimemente riconosciuti come grandi).

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Thursday 29 January 2009

Angelo Branduardi: Futuro Antico V - Teatro Malibran


Branduardi è uno dei pochi musicisti in grado di tirare giù un teatro (per il calore, la partecipazione e gli applausi del pubblico) con un concerto di musica antica, tra Quattro e Cinquecento veneziano, utilizzando solo strumenti dell'epoca quali ghironda, tiorba e viola da gamba inframmezzati dal suo impareggiabile senso dell'umorismo.

Il concerto è stato aperto da Lagunaria, progetto del cantautore veneziano Giovanni Dell'Olivo che recupera i canti popolari sette e ottocenteschi dell'area lagunare, riarrangiandoli in modo personale e coinvolgente; momento topico della serata è stata la doppia interpretazione di Damigella tutta bella, poesia musicata da Monteverdi, ma divenuta un successo internazionale nell'arrangiamento di Vincenzo Calestani (con una melodia su cui Branduardi costruì il suo Audite Poverelle della Lauda di Francesco).

Damigella tutta bella
Versa versa quel bel vino
Fa' che cada la rugiada
Distillata di rubino.

Ho nel seno rio veneno
Che vi sparse amor profondo
Ma gitarlo e lasciarlo
Vo’ sommerso in questo fondo

Damigella tutta bella
Di que vin tu non mi sazi
Fa che cada la rugiada
Distillata da topazi

Nova fiamma più m’infiamma
Arde il cor foco novello
Se mia vita non s’aita
A ch’io vengo un Mongibello.

Unico neo, la performance canora di Branduardi: il suo iconico falsetto è stato incerto più di una volta, e lui stesso è apparso piuttosto invecchiato, dimagrito e stanco.

Un grazie ad Andrea d'Alpaos, che mi ha procurato il biglietto omaggio tramite il batterista Joy (per l'occasione branduardiano) Davide Ragazzoni, e Viva Venezia, viva Venezia, viva Venezia in terra e in mar!

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Wednesday 21 January 2009

Enrico IV - Teatro Goldoni

Terzo (per me primo) classico della stagione 2008-2009 del Goldoni.
Pirandello è teatro allo stato puro: scarno, rigoroso, con una profondità, una vita ed una ricchezza scenica ineguagliabili.

Complice la densità teatrale del testo, la rappresentazione nel complesso non è stata disprezzabile: Paola Gassman regge il proprio ruolo ingrato con eleganza e buon gusto, Pagliai fa il matto sano con sufficiente credibilità, ed il contorno attoriale non fa scadere il tono. Forse è un po' forzata l'interpretazione registica che cerca il fulcro del testo pirandelliano in una regressione infantile/adolescenziale di Enrico più che in un ragionamento metateatrale: il fuoco, anche scenografico, è la sandbox occupata da Enrico IV, spazio mentale ancora prima che scenico, che pur assolvendo bene alla sua funzione a volte ha un vago sapore di cedimento ad una moda che vuole la presenza di inerti allo stato incoerente sul palco (vedi l'Orestea siracusana). Più felice è invece il sistema di quinte apribili, che modificandosi fino a far vedere il proprio retro sottolinea la costante presenza del discrimine tra realtà e finzione nella mente di ognuno dei personaggi.


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Enrico IV: Ugo Pagliai
Matilde Spina, la marchesa: Paola Gassman
Dionisio Genoni, il dottore: Roberto Petruzzelli
Tito Belcredi, il barone: Alessandro Vantini
Giovanni, il maggiordomo: Teodoro Giuliani
Landolfo, consigliere: Roberto Vandelli
Carlo Di Nolli, marchese: Giuseppe Lanino
Frida, figlia di Matilde: Beatrice Zardini
Bertoldo, consigliere: Andrea De Manincor
Ordulfo, consigliere: Francesco Godina
Arialdo, consigliere: Francesco Mei

Scene: Graziano Gregori
Costumi: Carla Teti
Musiche: Antonio Di Pofi
Regia: Paolo Valerio

Friday 9 January 2009

Gwenaël Delhumeau - L'invention du béton armé

Libro studiato come approfondimento per il seminario bibliografico del corso di storia dell'architettura contemporanea tenuto da Zucconi: 302 pagine in francese sulla storia del brevetto e dell'organizzazione che fece la fortuna di Hennebique.

Il libro è diviso in sezioni tematiche ordinate cronologicamente coprenti il brevetto, l'organizzazione, il sistema di agenti e concessionari, la strategia commerciale e pubblicitaria (compresa la rivista Le Beton Armé): la parabola di Hennebique dagli eventi che portarono al brevetto dell'8 agosto 1892 alla nascita e crescita della sua società, al controllo del 50% del mercato ed infine al parziale declino e alla morte è tracciata con rigore, dovizia di particolari e una quantità impressionante di basi documentarie.

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Thursday 1 January 2009

Watchlist 2011

Lista dei film che vorrei vedere in tempi ragionevoli (in grigio i titoli via via completati nel corso del 2009)
  1. Il sesto senso
  2. 2001: odissea nello spazio
  3. Star Wars: Episodio 3
  4. Colazione da Tiffany
  5. Come sposare un milionario
  6. Il giardino dei Finzi Contini
  7. Schindler's List
  8. Kill Bill Volume 2
  9. I fiumi di porpora
  10. Il patto dei lupi
  11. The sleepers
  12. The others
  13. Il labirinto del fauno
  14. Incontri ravvicinati del terzo tipo
  15. Apocalypto
  16. Brokeback Mountain
  17. Pulp fiction
  18. Il mestiere delle armi
  19. Gattaca
  20. I 7 samurai
  21. Gomorra
I migliori (vedere e ri-vedere)
  1. Toro scatenato
  2. ET
  3. Apocalypse now
  4. La dolce vita
  5. La battaglia di Algeri (Gillo Pontecorvo)
  6. Dottor stranamore
  7. I sette samurai
  8. Sunset Boulevard
  9. On the waterfront
  10. Casablanca
  11. Quarto potere (Il cittadino Kane)
  12. Il terzo uomo
Musical
  1. Evita
  2. Blues Brothers
  3. Seven Brides for Seven Brothers
  4. La febbre del sabato sera