Sunday 30 September 2007

L'era glaciale

Un buon film d'animazione, prevedibile dall'inizio alla fine ma senza che questo nuoccia eccessivamente alla gradevolezza. L'ambientazione glaciale dà la sensazione che manchino personaggi secondari (anche se c'è sempre l'esilarante Scrat ad ovviare). Il mio personaggio preferito, inutile dirlo, è la tigre sciabolata Diego (adoro i personaggi tormentati), magistralmente doppiato da un Pino Insegno, riguardo al quale non capirò mai da dove tiri fuori quella voce così bassa e roca.
Particolarmente simpatica la scena all'interno delle grotte ghiacciate.

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Friday 21 September 2007

Philip Pullman - La bussola d'oro

Non si tratta del solito romanzo-trilogia fantasy arrivato sull'onda del successo di Harry Potter, Il Signore degli Anelli e compagnia (è stato pubblicato prima). Concepito con grande intelligenza e cultura filosofica, linguistica e religiosa, non regge allo stesso modo per quanto riguarda trama e prosa: gli eventi si susseguono a rotta di collo, affastellando novità su novità (cosa adatta forse ad altri generi, ma non ad un fantasy di apertura trilogia, specialmente se anomalo nell'ambientazione) senza lasciare il tempo di rendersi conto di "sottigliezze" quali evoluzione e maturazione dei personaggi, e con un susseguirsi di eventi posti troppo spesso come se fosse l'unico modo di far progredire la storia. A questo proposito è particolarmente fastidioso come operazioni descritte come difficili vengano sempre risolte da Lyra con estrema semplicità. Geniale l'invenzione dei daimon e la teoria degli universi possibili.

**+

Tuesday 18 September 2007

Pret-a-porter

Apparentemente stroncato dalla critica al momento dell'uscita, si tratta in realtà di uno splendido film di Altman: corale, denso di eventi, ed allo stesso tempo con l'attenzione all'individuo. Cast stellare (Marcello Mastroianni, Sophia Loren, Kim Basinger, Julia Roberts, Rupert Everett, Anouk Aimée) ad interpretare il jet-set della moda, con stilisti veri nella parte di loro stessi (Ferré per Christian Dior), ed attori di calibro mondiale nella parte di eccentrici stilisti. Grottesche storie di coppie che scoppiano, triangoli e quadrati, macchiette gay e macchiette etero, furti di servizi fotografici il tutto in salsa noir: l'evento fulcro attorno cui tutto ruota, nella settimana della moda di Parigi, è la morte di un importante personaggio che si soffoca con un boccone di sandwich, ma la cui fine è subito ingigantita ad omicidio. Il finale con l'ultima collezione della maison Lo atterra imprevisto e liberatore. Delizioso.

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Friday 7 September 2007

Alain de Botton - Architettura e felicità

Ecco un libro sul quale nutrivo dei pregiudizi fin dall'inizio. Regalo di compleanno della zia Pierangela, ero convinto che si sarebbe dimostrato inconsistente - una di quelle classiche pubblicazioni che parlano di tutto e di nulla, ed effettivamente dopo averlo iniziato a leggere la mia convinzione si rafforzava pagina dopo pagina: di rado avevo visto un'accozzaglia simile di banalità, specialmente considerando il fatto che appariva evidente che l'autore (un pensatore francese) non avesse la benché minima idea di che cosa fosse l'architettura e di che cosa significasse fare l'architetto. Poi, un poco oltre la metà, la svolta: pur continuando nel suo approccio semplice (a tratti anche semplicistico), l'autore ha iniziato ad infilare una considerazione acuta dopo l'altra sullo stile, sul ruolo dell'architetto, sulla buona e cattiva architettura, dicendo cose estremamente vere. La seconda metà sembrerebbe quasi una epistemologia dell'architettura, formulata non da un architetto, ma da un filosofo, e con il pregio di essere impregnata di buonsenso e scevra dei tecnicismi nei quali cade la letteratura per architetti fatta dagli architetti.