Monday 14 July 2008

Michael Ende - Lo specchio nello specchio

Raccolta di racconti dal fascino decisamente particolare, in un percorso che porterà Ende a scrivere, un decennio dopo, La prigione della libertà. Lo scrittore affronta il pubblico adulto con una serie di brevi storie a carattere fantastico, accomunate dalla loro possibilità di farsi specchio alle esperienze personali del lettore, alla sua interpretazione, a tratti in tono tragico, a tratti in tono onirico, a tratti invece con tutta la tacita forza eloquentedell'ermetico. E se anche un singolo racconto può non piacere, la gratificazione del lettore passa anche dal senso di unità che emerge una volta che in ogni nuovo incipit viene ritrovato un riferimento di qualche fatta al racconto che lo precedeva.

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Sunday 13 July 2008

Intrigo a Stoccolma

Adattamento cinematografico di un romanzo di Wallace uscito solo l'anno prima; il regista Mark Robson ricicla le proprie esperienze di sceneggiatore di Hitchcock (primo fra tutti, Intrigo internazionale).

Il Nobel americano per la letteratura Andrew Craig (un bellissimo Paul Newman in forma smagliante), alcolista e donnaiolo, a Stoccolma per ritirare il premio insieme ai colleghi degli ambiti della chimica, medicina, fisica, scopre un complotto ordito per rapire il Nobel per la fisica Max Stratman e portarlo in unione sovietica, sostituendogli un sosia che faccia sembrare il passaggio al blocco sovietico una libera scelta dello scienziato. Naturalmente all'inizio non gli crede nessuno; il lieto fine invece è d'obbligo.

Ennesima prova del fatto che una volta i dialoghi li sapevano scrivere, e che qualsiasi situazione può essere resa comica senza per questo scadere nel grossolano.

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Thursday 10 July 2008

300

L'unica ragione per cui ho ceduto e ho gettato due ore della mia vita nella visione di 300 è il fatto che è diventato una di quelle icone che Roland Barthes si divertiva a vivisezionare.

Zack Snyder dirige l'adattamento cinematografico dell'omonima novella grafica di Frank Mills, non nuovo a questo genere di operazioni (visti i precedenti con Sin City): il risultato è un delirio esaltato in cui l'episodio spartano delle Termopili e la stessa trasposizione del fumetto (perché tale è) non sono che pretesti per mostrare due ore di battaglie coreografiche, sangue decorativamente ineccepibile, e una massa di uomini iperpalestrati, seminudi e grondanti testosterone. Gerard Butler come Leonida ci fa la sua bella figura - sono comunque lontani i tempi del kitch melodioso e di classe del fantasma dell'opera schumacheriano - mentre Rodrigo Santoro come Serse icona gay e un po' fetish è irriconoscibile. Per chi lo conoscesse: io neanche sapevo di averlo intravisto in versione surfer belloccio e lungichiomato in uno dei due Charlie's Angels...

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