Wednesday 6 August 2014

Wu Ming 4 – Stella del mattino

Romanzo di Wu Ming 4, del collettivo Wu Ming, e mio primo, piacevole, approccio al loro New Italian Epic. Ucronia (storia alternativa) ben ricercata, prosa superiore alla media in ricchezza e uso della lingua.

Robert Graves, Clive Staples Lewis, John Ronald Reuel Tolkien. Tutti giovani letterati di Oxford, tutti reduci dall'orrore delle trincee della Somme e della Grande Guerra, tutti alle prese col tentativo di riprendere una esistenza normale. L'incontro con T.E. Lawrence, loro coetaneo eroe di guerra, affaticato artefice e portatore mito di Lawrence d'Arabia, suscita reazioni diverse. Ma la chiave per esorcizzare il male, alla fine, sarà per tutti la parola: la poesia, la scrittura, la narrazione: strumenti vecchi come l'uomo, che trasformano la guerra in Iliade, Lawrence in un eroe mitologico, che evocano mondi. Graves finirà per occuparsi di miti greci, Lewis si convertirà al cattolicesimo, Tolkien inizierà a sdipanare i suoi racconti perduti e le lingue della Terra di Mezzo. La stella del mattino è Eärendel, ma è anche Venere, o Lucifero/Iblis, che è a sua volta la figura tessuta da Lawrence nel suo personale mito arabo.

In sottofondo aleggia ancora il tacito omoerotismo preraffaelita, ma l'esperienza tragica della guerra lo ha ormai iniziato a trasformare: in cameratismo, a volte in amicizia profonda, e in ogni caso in qualcosa di meno estetizzante e più doloroso, inserito nel fiume della vita.

Scena madre: Lawrence e Tolkien, all'Ashmolean Museum, commentano una teca in cui giacciono degli anelli. Lì il cuore ha un'accelerata: si è messo in moto qualcosa, che porterà agli Anelli per antonomasia, quelli del loro Signore. Non per niente Wu Ming 4 è uno studioso di Tolkien...

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Wu Ming 4, Stella del mattino, Einaudi, Torino 2008.

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