Commovente la serenità olimpica di Händel, meno felice il Mozart organistico, una conferma l'inappuntabile Telemann, forse eccessivamente veloce il bis - la cantata di Bach. L'organo Ferrari dimostra una piacevole pastosità nel suono, messa a frutto principalmente con Bossi, mentre una registrazione più attenta ne avrebbe dimostrato meglio la versatilità in ambito barocco. La vera scoperta però è stato Jehan Alain, entrato di prepotenza tra i miei beniamini musicali (nel cui novero non si è accreditato il finora da me misconosciuto Schumann, i cui brani erano decisamente *brutti*).
Tromba: Diego Cal
Organo: Elisa Fontana
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Programma:
- Georg Friedrich Händel, Suite in re maggiore per tromba e organo: Ouverture - Air (Minuetto) - Gigue - Bourrée - Marcia
- Robert Schumann, Studî in forma di canone, op. 56: #1 Nicht zu schnell - #3 Andantino - #5 Nicht zu schnell - #6 Adagio
- Johann Sebastian Bach, Aria "Seufzer Trännen, Kummel, Not"
- Johannes Brahms, Preludio e fuga in sol minore
- Wolfgang Amadeus Mozart, Alleluia dal mottetto "Exultate, Jubilate" K 165
- Maurice Duruflé, Prélude sur l'Introït
- Jean Alain, Postlude pour l'Office de Complies
- Marco Enrico Bossi, Stunde der Freude, Op. 132 n. 5
- Georg Philip Telemann, Concerto in re maggiore: Adagio - Allegro - Grave - Allegro
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