Friday 30 January 2009

Thomas Mann - Tonio Kröger

La lettura di questo libro è stata la quintessenza delle ragioni che mi hanno spinto alla stesura del diario culturale. Mi ero infatti completamente dimenticato di aver già letto il Tonio Kröger di seguito a Morte a Venezia ed al Tristano, qualche anno fa, così mi sono lanciato nella lettura del romanzo breve/racconto lungo per scoprire, pagina dopo pagina, che in realtà lo conoscevo già (in modo a dire la verità piuttosto vago): Tonio, giovane figlio dell'alta borghesia anseatica, crescendo diventa un artista, anelando però alla tranquilla, sobria e rispettabile vita dei suoi compatrioti dai capelli biondi, dagli occhi azzurri e dal cuore stolidamente sereno.

Il pregio maggiore di Mann, oltre alle sue doti di prosatore, è quello di aver compreso la natura del rapporto tra arte e sentimento. Persone sensibili scrivono versi in cui riversano i propri sentimenti, versi in cui credono, che tuttavia risultano penosi e goffi proprio a causa del loro sentimentalismo. L'artista vero invece è un professionista della poesia, uno che si distacca dal sentimento che egli stesso ha vissuto, per farne materiale da forgiare freddamente e razionalmente, alla ricerca dell'effetto che sia capace di suscitare i medesimi sentimenti. E mi accorgo quanto ciò sia vero riguardando ai versi di Leopardi, o alla scultura di Michelangelo, o alla musica di Beethoven (tanto per citare quelli unanimemente riconosciuti come grandi).

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2 comments:

Salvatore D'Agostino said...

Santi,
come posso contattarti tramite mail?
Saluti,
Salvatore D'Agostino

Salvatore D'Agostino said...

Dimeticavo per coinvolgerti in un'inchiesta blogger/architetti su Wilfing Architettura.

Saluti,
Salvatore D'Agostino