Thursday 26 January 2012

Max Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo

Libro letto per il corso di sociologia di Cristina Zaros: lettura sorprendentemente interessante nonostante il mio (confermato) pregiudizio nei confronti degli studi sociologici.
Il volume è datato (dopotutto la prima edizione risale al 1904, e la seconda al 1922), ma l'argomentazione risulta efficace e tutto sommato perfino godibile. Soprattutto è illuminante il collegamento del capitalismo a un ἔθος ben specifico come quello legato al protestantesimo calvinista, quacchero, pietista, battista, solo in misura minore luterano, e alla loro dottrina sul lavoro come vocazione e sul successo come segno della predestinazione alla salvezza (illuminante in questo senso la citazione di Benjamin Franklin sul denaro che deve generare altro denaro e non essere sperperato per altro).
Appare consequenzialmente piuttosto convincente la tesi, di approccio comprendente, secondo cui a parità di altre condizioni è la cultura a dettare comportamenti e scelte di vita - come nella differenza di successo economico tra cattolici e protestanti nelle città della Ruhr e della Germania settentrionale.


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