Friday 22 June 2012

Erasmo da Rotterdam - Elogio della Follia

La chicca erasmiana serviva a riempire una delle mie innumerevoli lacune in fatto di cultura classica, tuttavia devo ammettere che si tratta di un riempimento che non mi lascia affatto appagato. Il gioco di far parlare la Follia/Moria da principio è divertente; anche il sovvertimento/trasvalutazione dei valori che ne deriva non manca di simpatia; Erasmo, in somma, ha dalla sua la penna caustica, la conoscenza del genere umano, la grande cultura classica che comprende la padronanza del greco. Ma tutto questo non basta. Perché ben presto il troppo stroppia, la satira diventa aperta, e verso la fine il libello si trasforma in una deliberata presa in giro di principi, dottori, teologi, chierici e del loro malcostume; l'erudizione alla lunga diventa anch'essa sostenibile solo a fatica, perché presuppone una conoscenza della classicità pari a quella di Erasmo. Mi ha colpito il forte senso cristiano di Erasmo, ma in fondo preferisco la causticità di Dürrenmatt.

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