Friday 17 October 2008

Vero come la finzione

Geniale film di Marc Forster, primo titolo della terza rassegna di cinema e psicanalisi tenuta presso la biblioteca civica.

Harold Crick (Will Ferrel) è un ispettore delle tasse del governo americano con comportamenti fobico-ossessivi che ad un certo punto della propria vita inizia a sentire nella sua testa un narratore onnisciente in terza persona raccontare le sue azioni. Parallelamente, nella stessa città, una scrittrice in preda a blocco creativo, tallonata dall'assistente inviatole dalla casa editrice, cerca il modo di far morire Harold Crick, l'ispettore delle tasse protagonista del suo ultimo romanzo. Il film verte interamente sulle ossessioni di Harold (che alla fine sono ossessioni proiettate da Kay Eiffel, a sua volta ossessionata e tabaccomane scrittrice in crisi), sul suo progressivo aprirsi al mondo affettivo grazie all'incontro con la bella fornaia Ana Pascal, e sulla sua ricerca della "storia" in cui si trova con l'aiuto di un professore di letteratura - il tutto in chiave tragicomica. Il cast (stellare: Dustin Hoffman, Maggie Gyllenhaal, Queen Latifah ed Emma Thompson) pare essersi divertito a calarsi nei rispettivi ruoli, e così il film scivola via leggero ed ammiccante, finendo per avere come protagonisti il soggetto e la sceneggiatura. Superarchitettonici gli effetti con cui viene rappresentata l'ossessione numerica e misuratrice di Harold.

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