Terzultimo concerto della stagione cameristica alla Fenice, è stato un po' una delusione: attirato dallo spirito nazionalistico che, leggendo i nomi di Dvořák, Martinů, Janáček oltre a quello del mio amato Šostakovič si è buttato con entusiasmo in un'operazione di coltivazione delle radici culturali, mi sono scontrato con un programma che non ha reso giustizia ai compositori: si trattava infatti generalmente di brani minori. Notevole eccezione, le sei liriche di Марина Ивановна Цветаева (Marina Ivanovna Cvetaeva), c
antate benissimo dal contralto Sara Mingardo, con meritatissime ovazioni del pubblico. Carini il Preludio, dissonante fino a risultare cacofonico, e lo scatenatissimo Scherzo; bello il Notturno, sostenuto dal pizzicato del contrabbasso e dalla nota tenuta di violoncello su cui spiravano ariosissimi violini; Martinů ha tutto lo spirito ceco di Smetana e Janáček, declinato in una serenità non compromessa dalle dissonanze novecentesche; deludente infine la Suite di Janáček, priva di personalità e classicheggiante - e me ne dolgo se non altro per il rispetto programmatico che devo al maestro moravo.
Interpreti:
- Sara Mingardo - Contralto
- Ilario Gastadello - Viola
- Maurizio Valmarana - Violino
- Camerata Marciana
Programma:
- Дмитрий Шостакович (Dmitrij Šostakovič), Preludio e scherzo per ottetto d'archi Op. 11 ***+ (lo scherzo ++)
- Antonín Dvořák, Notturno per archi in si maggiore, Op. 40 ****
- Bohuslav Martinů, Divertimento per violino, viola e piccola orchestra. Serenata IV ****--
Andante - Andante moderato - Allegretto
- Дмитрий Шостакович, Sei liriche su testo di Марина Ивановна Цветаева, Op. 143 bis ****
Ai miei versi - Da dove questa tenerezza? - Dialogo di Amleto con la coscienza - Poeta e zar - No! Rullava il tamburo - Per Anna Achmatova - Leoš Janáček, Suite per archi **
Moderato - Adagio - Andante con moto - Presto - Adagio - Andante
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