Tuesday 30 October 2007

Franz Kafka - Il processo

Il Processo è la prima opera di Kafka con cui mi sia mai confrontato: meglio tardi che mai. Ero convinto che Kafka fosse un autore pesante, verboso e forse in un certo senso Sveviano (e su Svevo i miei pregiudizi, pur rimanendo tali, sono fondati dalla lettura di brani), ma ho dovuto ricredermi fin dalle prime pagine. Kafka è angosciante, claustrofobico e pieno di pessimismo riguardo l'insensatezza del vivere, tuttavia allo stesso tempo vi è qualcosa di magnifico nelle proporzioni, quasi oniriche, dell'Autorità che si impadronisce della vita quotidiana di K. fino a schiacciarlo, senza che questi arrivi mai a decifrarne i meccanismi e a comprenderne la ragione. Superbo il capitolo del Duomo, nel quale è narrata la parabola dell'uomo e del guardiano della porta della Legge, e le diverse esegesi che ne vengono date; vagamente deludente invece il capitolo finale - l'ultimo, indecifrabile come gli altri nelle sue ragioni, ma forse troppo diverso e "scollato" dal resto.

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