Wednesday 20 February 2008

Otello - Teatro Goldoni

Secondo classico dal cartellone del teatro Goldoni nell'ambito della rassegna Variazioni Sul Mito promossa da Engramma.

Il racconto è quello immortalato da Shakespeare nell'omonima tragedia, condensato dal regista in due lunghi atti in luogo dei cinque originali: l'amore, l'invidia, l'odio e la gelosia con l'inevitabile climax tragica che porta all'omicidio sono il motore del dramma.
Protagonista assoluto è Iago, genio del male che agisce a proprio vantaggio, non amando altri che sé stesso, portando alla rovina chi si trova sul suo cammino e dissimulando la malizia con le stesse innocenti armi delle sue vittime, diventando in questo l'incarnazione stessa dell'azione diabolica. In questo senso Massimiliano Vado ruba la scena all'altrimenti più carismatico Sebastiano Lo Monaco: è brillante, nevrotico, e forse nella sua disumanità più umano di personaggi eccessivi perché troppo buoni (Desdemona, Otello, Cassio), troppo letterari (Roderigo, cicisbeo idiota) o semplicemente incoerenti (Emilia, la moglie di Iago, le cui metapreferenze in ambito morale sono definite più in campo teorico che in campo pratico).

Il ritrovo all'esterno del teatro al termine della rappresentazione e il conseguente scambio di opinioni con Monica Centanni e tutti i satelliti engrammatici ha portato alla luce il più grande difetto dello spettacolo: Otello è reso da Lo Monaco come un personaggio pervaso da una comicità di fondo, sia nella parlata (la cadenza sicula emergente al momento meno opportuno) che nelle movenze e nella mimesi teatrale, e non è del tutto chiaro fino a che punto tutto ciò fosse voluto. Tanto più se si considera il fatto che lo stesso Iago è connotato da numerosi tratti comici, questa volta sicuramente presenti nel testo: in questo modo la tragedia, i cui due protagonisti diventano entrambi figure comiche, mette in pericolo la propria credibilità tragica.

***+
  • Traduzione di Masolino d'Amico
  • Regia di Roberto Guicciardini
  • Otello: Sebastiano Lo Monaco
  • Brabanzio: Massimo Leggio
  • Cassio: Mirko Rizzotto
  • Iago: Massimiliano Vado
  • Roderigo: Alkis Zanis
  • Doge: Amedeo D'Amico
  • Montano: Mimmo Padrone
  • Lodovico: Marius Bizau
  • Graziano: Massimiliano Sozzi
  • Clown: Matteo Micheli
  • Desdemona: Marta Richeldi
  • Emilia: Maria Rosaria Carli
  • Bianca: Alessia Innocenti

2 comments:

Anonymous said...

per la prima volta concordo pienamente con la vostra visione:
riesco a differenziare la comicità voluta da quella involontaria e ho apprezzato molto più l'interpretazione di Massimiliano Vado rispetto a un Lo Monaco che ormai si trascina anche vocalmente senza troppi motivi in una scena forse a lui estranea.
la regia classica ha -per la prima volta- messo in luce il fatto che Iago sia un ragazzo (così come descritto da Shakespeare) e non il solito gigione d'età.
uno spettacolo da vedere!

P.G.

M B said...

povero Massimiliano Vado, costretto a scriversi commenti autocelebrativi, gli auguro di trovare lavoro in futuro anche se sarà difficile, presenza scenica minima, dizione zoppicante e inutile fama di seduttore; certo meglio sarebbe cambiasse lavoro, parcheggiatore no eh? diamogli credito, rinascerà commentatore sportivo a teletrullo.Francesca