Tuesday 19 August 2008

Il cavaliere oscuro

Secondo film del "nuovo" Batman, portato sullo schermo da Christopher Nolan ed impersonato da Christian Bale. Fedele ai modi di Batman begins, la saga continua nell'intento di mantenere un certo realismo (per quanto senso ciò possa avere in un film di questo genere) parallelamente ad una visione cupa, violenta ed a tratti quasi opprimente.

La trama è ricca, complessa, e maneggia temi etici rilevanti senza per questo cadere in semplificazioni manichee: la responsabilità del singolo nei confronti di altri singoli e della collettività, la follia, il senso dell'ordine e del caos. I tre personaggi principali Batman, Joker e Harvey Dent portano segni di non accettazione del proprio sé, mostrando la necessità di crearsi un alter ego senza il quale non riuscirebbero a vivere. Lo stesso Batman non risulta senza macchia: a fungere da garante per il suo operato è la costante e ferma presenza di Alfred.
Tutta la seconda parte del film infine è imperniata sul tema del caos: Joker è uno psicopatico di tendenze anarchiche, che lavora rovesciare l'ordine costituito e mostrare l'insensatezza di qualsiasi piano; Batman, di fatto il suo completamento, è protettore e promotore dell'ordine tendenzialmente a qualunque costo. Anarchia versus totalitarismo: e se per un momento lo spettatore è indotto ad abbracciare il secondo per combattere la prima, gli eventi della trama convergono su un'impostazione etica complessa, in cui anche scelte "giuste" portano a conseguenze "sbagliate", senza per questo giustificare i mezzi in virtù del fine.

Eccezionale la prova d'attore di Heath Ledger nei panni di un Joker decisamente disturbante, sorprendente il doppiaggio di Santamaria, che mai avrei associato alla voce cavernosa di Bruce Wayne versione Batman.

*****-

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