Ogni pretesa di verosimiglianza è abbandonata
nel terzo episodio della saga di Alex & compagnia, e questo è lampante già
dai primi dieci minuti di film, quando il quartetto si ritrova nella baia di
Montecarlo senza aver ben chiarito come sia arrivato fin lì dalla lontana
Africa. Anche la sceneggiatura nel suo insieme è molto meno coerente e
unitaria: sul racconto, strutturalmente molto semplice, della fuga da una
cattivissima acchiappa animali, del nascondimento in un circo scalcinato e del
riscatto di quest'ultimo, si innesta una lunga serie di episodi e di gag.
Curiosamente però, tutto questo, lungi dal costituire un punto debole del film,
ne è una premessa liberatoria, e il film avanza agile, spensierato, colorato e
divertente, con scelte azzeccatissime come quella di far innamorare re Julian
di una rude orsa non-parlante. Il migliore Madagascar finora. Potere al pelo!
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