Sunday 16 March 2008

Rem Koolhaas - Delirious New York

Libro in bibliografia base del corso di laurea specialistica in architettura per la città, nonché in bibliografia del corso di Progettazione architettonica ed urbana tenuto da Alberto Ferlenga.

Koolhaas è stato, insieme a Zenghelis, il fondatore di OMA: la sua opera, e questo libro in particolare, comprende alcune tra le più lucide analisi partorite dalle teorie dell'architettura del Novecento. Koolhaas studia il caso New York in funzione di Manhattan e della "religione" da essa derivata - Manhattanism - andando a ricercare i meccanismi che portano alla costituzione della città di grattacieli, ed individuando come nucleo fondamentale il tema dell'estraneamento, esplicitato inizialmente dai parchi a tema sperimentati a Coney Island, e successivamente introdotto nella costituzione stessa della città attraverso l'invenzione del grattacielo. Manhattanism è una forza autonoma, basata sulla congestione e sulla densità: chiunque progetti per Manhattan è costretto a farci i conti o a vedersi sconfitto (tra le illustri vittime, lo stesso Le Corbusier).

La scrittura inglese di Koolhaas è agile e pregnante, non appesantita dalla ricchezza del lessico; la trovata editoriale più creativa risulta l'adozione, per ogni paragrafo, di un'unica parola in funzione
di titolo univoco.

***+

1 comment:

Anonymous said...

giungo solo ora su questo blog... molto interessante, ho trovato buoni spunti per nuove letture :)
riguardo 'Delirious New York' devo dire di averlo adorato e stroncato allo stesso tempo:
l'ho trovato eccezionale nel suo essere un pò storia e un pò favola, ma sarebbe meglio dire mito costruito di una città, che lo rende una lettura sicuramente appassionante e divertente. Da un lato però questa aura 'mitica' relega in secondo piano la critica, la indebolisce finendo per rafforzare quella idea precostruita di New York città dell'impossibile fatto realtà o del sogno reso 'concreto'.