Sunday 27 April 2008

Anna Karenina - Teatro Goldoni

Ultimo dei classici dal cartellone del Teatro Goldoni nell'ambito della rassegna IUAV Variazioni sul Mito: annullate le date del 23 e 24 aprile per indisposizione di Paolo Mazzarelli, oggetto del ripiego è stata la domenica pomeriggio successiva.

Lo spettacolo aveva fin dall'inizio un'aura di eccezionalità - se non altro per la durata, di 5 ore (tre atti della durata rispettiva di 1:15, 1:45, 1:20, con due pause da 15') Anna Karenina - evocata magistralmente dal magnifico manifesto in stile avanguardia russa, con la gigantesca A rossa mozza dei piedi ed il testo composto in un simil-Futura dalle linee orizzontali mediane ribassate in perfetto stile anni Venti-Trenta; la stessa fama che precedeva lo spettacolo era quella di una inscenazione ottima, vagamente sperimentale e dall'eccellente scenografia.

Tutto ciò non è stato disconfermato dalla visione dello spettacolo vero e proprio, quantunque il primo impatto sia stato decisamente sconcertante: Nekrošius infatti, lituano, si è formato alla scuola teatrale russa negli anni Settanta, e per la messa in scena ha riunito attorno a sé un collettivo del suo stesso ambiente: solamente gli attori erano italiani.
Čižas, curatore dell'adattamento, ha ridotto il romanzo di Tolstoj in una serie di quadri attraverso la cui alternanza vengono messe in scena le vicende parallele della coppia felice composta da Kitty e Levin da un lato e della tragica coppia composta da Anna e Vronskij dall'altro. Il dramma è affidato ad un'espressività pluridimensionale: il vocabolo parlato ne costituisce solamente una parte, e le componenti restanti sono date dai suoni, dal canto, dalla gestualità iperteatralizzata, dal simbolismo di gesti ed oggetti e dalla scenografia (eccezionale la rappresentazione fatale del treno effettuata attraverso la serie di bianche ruote cilindriche con una faccia decorata da orologio e l'altra semplicemente bianca e tesa per accogliere la percussione, a mo' di gigantesco tamburo).
Tutto ciò fa dell'Anna Karenina uno spettacolo d'alto livello (non per niente Nekrošius è uno dei più apprezzati registi teatrali della scena internazionale), di estremo impegno a livello attoriale per la intensa fisicità della recitazione da esso richiesta, ma comunque non eccessivamente pesante: le cinque ore infatti sono trascorse piuttosto facilmente. Mi spiace per tutti coloro che se ne sono andati alla fine del primo atto...
  • Adattamento: Таурас Чижас (Tauras Čižas)

  • Анна Аркадевна Каренина (Anna Arkàdjevna Karenina): Mascia Musy
  • Алексей Александрович Каренин (Alekséj Aleksandrovič Karénin): Paolo Musio
  • Алексей Вронский (Alekséj Vronskij): Paolo Mazzarelli
  • Стива - Степан Аркадевич Облонский (Stiva - Stepan Arkadjevič Oblonskij): Alessandro Lombardo
  • Доллы - Даря Александровна (Dolly - Darja Aleksandrovna): Vanessa Compagnucci
  • Константин Димитрич Левин (Konstantin Dmitrič Levin): Paolo Pierobon
  • Николай Левин (Nikolaj Levin): Nicola Russo
  • Александр Щербатский (Principe Aleksandr Ščerbatskij): Gilberto Colla
  • Щербатская (Principessa Ščerbatskaja): Renata Palminiello
  • Китты - Катерина Александровна Щербатская (Kitty - Katerina Aleksandrovna Ščerbatskaja): Corinne Castelli
  • Варенька (Varen'ka): Gaia Zoppi
  • Бабышка, Вронская (Babuška e Vronskaja): Annalisa Amodio
  • Treno, Kornej, Portinaio: Nicola Cavallari
  • Destino: Alfonso Postiglione

  • Regia: Еимунтас Некрошиус (Eimuntas Nekrošius)

  • Scene: Мариус Некрошиус (Marius Nekrošius)
  • Costumi: Надежда Гултяева (Nadežda Gultiajeva)
  • Luci: Аудриус Яанкаускас (Audrius Jankauskas)
  • Musiche: Таурас Чижас
  • Suono: Marco Olivieri
  • Assistenti alla regia: Таурас Чижас, Daria Deflorian, Claudio Longhi
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1 comment:

Corinna said...

A mente lucida....riconfermo la mia prima impressione:bellissimo! E non mi riferisco solo a Paolo Mazzarelli, ma a tutto lo spettacolo. E' stata un'idea geniale rappresentare una storia per metafore legate a luoghi comuni ed immaginario collettivo.
Eccezionale.