Saturday 12 April 2008

Il padrino

Finalmente ho avuto modo di vedere quello che è considerato il capolavoro di Coppola.
Semplicemente strepitoso: tre ore e venti di film a ritmo ampio, denso e lento senza nemmeno mezza scena in eccesso, con sceneggiatura, dialoghi, fotografia e montaggio tutti ai massimi livelli. Il linguaggio cinematografico è raffinato, il racconto emozionante, serrato nonostante la lentezza, psicologicamente profondo e ricco di sentimento.

Il film è eccezionale anche a livello estetico: l'intera parentesi siciliana è il ritratto fulgente di una terra calda, dominata dall'astro meridiano, eppure generosa ed in un certo senso perfino serena, l'infelice Apollonia è splendida figlia della propria terra, e il giovanissimo Al Pacino, labbro cesellato e occhio carismaticamente malinconico, profondo e sempre più spietato, è bello da far male. E in un susseguirsi continuo di scene memorabili - una su tutte quella dell'ospedale deserto in cui giace ferito don Vito Corleone (un incredibile e commovente Marlon Brando) - il film avanza, imprimendosi nell'anima di chi guarda, e lasciando al termine il bruciante desiderio di una famiglia mafiosa.

*****

1 comment:

Corinna said...

Ti consiglio di leggere il libro se ancora non l'hai fatto...merita forse più del film.